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Riscaldamento a biomasse

La canna fumaria

Canna Fumaria

Canna Fumaria

La canna fumaria

Un’unità immobiliare può essere riscaldata in modo diretto o indiretto. Nel primo caso si utilizzano delle stufe o dei caminetti alimentati a legna o pellet. Questi apparecchi funzionano in modo di scaldare direttamente l’aria, in questo caso si parla di dispositivi a convenzione, o l’ambiente circostante: dispositivi a irraggiamento. Altri apparecchi, come le termocucine, permettono di svolgere sia la funzione di riscaldamento che di cucina vera e propria.
Il riscaldamento indiretto, invece, prevede l’utilizzo di dispositivi dotati di una caldaia capace di scaldare un liquido, in genere si tratta di acqua, che circolerà all’interno di tubi predisposti nell’impianto di distribuzione come, per esempio, i radiatori.

L’importanza della canna fumaria per il riscaldamento diretto

Il riscaldamento diretto funziona con la stessa logica del principio di gravità. Infatti, l’aria che passa attraverso la canna fumaria ha un peso che comporta la fuoriuscita di calore in un modo maggiore o minore in base a diversi elementi. Il tiraggio del camino è molto particolare e dipende dalla differenza tra la pressione atmosferica esterna e la minore pressione interna. Questa deve essere compresa tra 0,1 e 0,2 millibar. L’aria che si muove all’interno del camino viaggia a pochi metri al secondo, se le pareti della stessa sono rugose, ci sono tratti orizzontali o curve, la fuoriuscita dei fumi sarà rallentata.
Altri elementi che possono influire sul tiraggio della canna fumaria sono le condizioni atmosferiche, le giornate fresche e asciutte la differenza tra la temperatura dei fumi interni e del camino rendono il tiraggio più semplice, viceversa nelle giornate fredde e umide.
Ogni stufa o camino deve essere dotato di una canna fumaria che deve avere un andamento verticale per favorire la uscita dei fumi. È consigliabile che la sezione interna sia rotonda e il materiale, oltre a essere liscio, deve riuscire a resistere al calore.

Progettazione e installazione

Una corretta progettazione della canna fumaria deve prevedere una corretta coibentazione. La canna fumaria necessita di un buon isolamento che favorisca la temperatura interna ed eviti perdite di tiraggio, inoltre occorre che alla sommità del camino sia predisposto un comignolo adatto a sopportare ogni condizione atmosferica e che sia in grado di sopportare pioggia e neve.
La progettazione deve tenere in considerazione il dimensionamento giusto delle canne fumarie. La normativa in materia è molto complessa, per cui, nel momento in cui si decide di installare un camino o una stufa, è bene chiedere il consiglio di un esperto professionista. La legge che individua la corretta composizione dei combustibili solidi, siano essi legna o carbone, è la 615/66 che indica la formula matematica da seguire. In linea generale, comunque si può dire che una canna fumaria non dovrebbe essere più bassa di cinque metri.
Per quanto riguarda i materiali per la realizzazione della canna fumaria, come detto in precedenza, è necessario che questi siano in grado di sopportare temperature elevate e che abbiano la caratteristica di essere lisci. In commercio esistono tantissimi prodotti che possono essere usati per produrre una canna fumaria edili o metallici.
Nella prima categoria rientrano il fibrocemento, questo è stato il primo materiale ad essere usato per la costruzione di canne fumarie ma, oltre ad essere vietato per i canali di fumo, ha dei difetti. In primo luogo non ha una resistenza così elevata alle alte temperature e non è molto impermeabile, per cui il pericolo condensa è sempre dietro l’angolo e la superficie rugosa impedisce una fuoriuscita agevole dell’aria. Il laterizio, invece, hanno un’ottima resistenza sia al calore che alla condensa ma non permettono un buon isolamento termico. Inoltre la canna fumaria sarà, in questo caso, formata da tanti pezzi che possono provocare attrito per la uscita dei fumi e i giunti possono rappresentare una sede per polveri e detriti.
Tra i materiali edili per la costruzione di una canna fumaria sono da preferire i refrattari che riescono a resistere a temperature molto elevate e, essendo dotati di un buon isolamento, sono impermeabili non solo alla condensa ma anche agli acidi. Tuttavia hanno lo stesso problema dei laterizi per quanto riguarda i giunti.
Ad oggi, per la costruzione di canne fumarie, sono preferiti materiali metallici come l’acciaio e il ferro. Quest’ultimo è resistente alle alte temperature, è impermeabile ed economico ma non ha una buona resistenza alla condensa e agli acidi. Di qualità superiore al ferro ci sono gli acciai che possono essere di diversi tipi: smaltati, inox inossidabile, inox flessibile e inox austenitico. Questi si adattano perfettamente alla realizzazione di un canale da fumo perché riescono a raggiungere un’elevata impermeabilità.
I materiali metallici per i tubi dei camini sono quasi sempre costruiti in forma rotonda che li rende quindi maggiormente efficienti, oltre ad essere più leggeri e più versatili. Il materiale in questione, inoltre, permette di creare delle strutture più lunghe con pochi giunti.
Una volta installato un impianto a legna e pellet è necessario effettuare una corretta manutenzione prima della stagione invernale. Questa va eseguita da un tecnico specializzato e abilitato dalla Camera di Commercio che abbia eseguito dei corsi di aggiornamento. La canna fumaria deve essere pulita, non solo per garantire un corretto funzionamento di tutto l’impianto, ma anche per evitare incidenti. Le fasi della manutenzione sono quattro: visione ed eventuale video ispezione dell’impianto, scelta delle spazzole per la pulizia, rimozione fuliggine, controllo successivo per verificare il libero scorrimento dei fumi.

Tiraggio e regole per la canna fumaria

La canna fumaria svolge la funzione fondamentale di far uscire i fumi della combustione grazie al tiraggio. Per un tiraggio ottimale occorre considerare alcune regole base. I fumi in uscita, essendo leggeri, tendono a salire verso l’alto, l’impianto deve essere quindi pensato per agevolare questa risalita, soprattutto dal punto di vista dei materiali. Le pareti della canna fumaria devono essere lisce per evitare problemi d’attrito, per questo motivo, l’acciaio è il materiale che risulta più adatto allo scopo.
Non devono essere sottovalutate nemmeno le dimensioni, una canna fumaria di piccole dimensioni aumenta la velocità di fuoriuscita dei fumi a differenza di una con un diametro grande. Inoltre sarebbe bene evitare, dove possibile, costruire la canna fumaria con sezioni orizzontali che, oltre a rallentare il tiraggio, favoriscono l’accumulo di sporcizia nelle pareti.
Per godere di un costante ricambio di ossigeno necessario per ottenere una buona combustione, è d’obbligo installare una presa d’aria esterna. Infine elementi naturali possono influenzare il tiraggio di una canna fumaria come per esempio il vento, per questo è bene farsi consigliare sempre da un esperto. Contattaci!